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Bozza direttiva Europea sulle Prestazioni Energetiche degli Edifici (EPBD), nota anche come "case green".

La Direttiva Europea sulle Prestazioni Energetiche degli Edifici (EPBD), nota anche come "case green", si trova attualmente nella fase finale del processo legislativo e i negoziati del Trilogo sono previsti per il 31 agosto. Questa direttiva ha l'obiettivo di promuovere la ristrutturazione degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi edifici ad alta efficienza energetica.

La bozza della direttiva prevede diverse disposizioni riguardanti le detrazioni edilizie al fine di incoraggiare il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. Tuttavia, l'Italia ha espresso la propria contrarietà rispetto a questa direttiva. Secondo le autorità italiane, gran parte del patrimonio edilizio del paese risale a periodi precedenti al 1990, e il risanamento completo di questi edifici richiederebbe tempi più lunghi e costi elevati rispetto a quanto previsto dalla direttiva.

Secondo i dati dell'Associazione nazionale costruttori edili (Ance), più di 9 milioni di edifici residenziali in Italia non soddisfano i requisiti energetici richiesti. Inoltre, il 74% degli immobili nel paese è stato costruito prima dell'entrata in vigore delle normative complete sul risparmio energetico e sulla sicurezza sismica, determinando una significativa perdita di valore per la maggior parte delle proprietà italiane.

Il Governo italiano e i partiti che lo sostengono hanno votato contro la direttiva, sottolineando che i tempi e le classi energetiche stabiliti dalla bozza non sono raggiungibili per l'Italia. Essi sostengono che la direttiva non tiene sufficientemente conto del contesto italiano, caratterizzato da fattori storici, conformazione geografica e una visione radicata della casa come rifugio per le famiglie italiane.

L'Italia ha proposto che una quota significativa del patrimonio edilizio possa essere esclusa dai requisiti della direttiva per motivi di fattibilità economica. Tuttavia, rimane ancora da vedere come si svilupperanno i negoziati nel Trilogo del 31 agosto e se si raggiungerà un accordo tra gli Stati membri.

È importante sottolineare che l'approvazione definitiva della direttiva EPBD non significa automaticamente la sua entrata in vigore, poiché sarà necessario il recepimento da parte di tutti gli Stati membri. La bozza del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima in Italia è stata inviata all'Unione Europea per l'approvazione, ma rimangono ancora da definire gli effetti e le misure concrete che verranno adottate in relazione alla direttiva "case green".

Al momento, la bozza della direttiva prevede diverse disposizioni riguardanti le detrazioni edilizie al fine di incoraggiare il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. Secondo la bozza, il sistema delle detrazioni fiscali sarà riformato per semplificarlo e ottimizzarlo. Si prevede la creazione di un testo unico delle detrazioni al fine di migliorare l'efficienza del sistema.

Le detrazioni saranno distribuite su un periodo di 10 anni per favorire interventi a lungo termine volti a migliorare l'efficienza energetica degli edifici residenziali. L'attenzione sarà rivolta principalmente alle unità immobiliari soggette all'obbligo della direttiva "case green", come le prime case, le unità immobiliari con bassa classe energetica e le unità immobiliari non storiche.

Saranno ammessi sia interventi singoli di diversa natura, come quelli energetici, sismici e per l'abbattimento delle barriere architettoniche, sia interventi di riqualificazione energetica profonda che combinano più interventi. Le aliquote delle detrazioni saranno determinate in base alla performance energetica raggiunta dagli interventi, e saranno previste poche aliquote crescenti per gli interventi di riqualificazione energetica profonda, tenendo conto anche delle performance sismiche per le aree ad alto rischio.

Le detrazioni saranno strutturate in modo da agevolare le persone a basso reddito, i condomini con persone in condizione di povertà energetica e l'edilizia residenziale pubblica. Saranno stabiliti costi massimi specifici per gli interventi, al fine di semplificare la verifica e renderli uniformi su tutto il territorio nazionale.

Tuttavia, è importante sottolineare che la bozza della direttiva è ancora in esame e potrebbe subire modifiche durante i negoziati del Trilogo che si terranno il 31 agosto 2023.

14/07/2023
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